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vita da cani

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2010 14:24
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16/09/2010 17:02
 
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Vita da cani
15 settembre 2010

Le vacanze estive e il tempo libero trascorso in spontaneità con tante altre persone possono essere momento per le riflessioni più disparate.
E nel mio caso, essendomi trovato in un campeggio con parecchi cani e padroni degli stessi, è stato inevitabile pensare un poco alla vita del miglior amico dell’uomo. Il quale, se è vero che ognuno ha gli amici che si merita, farebbe bene a coltivare ben altre conoscenze.
Comunque la si guardi, il cane viene quasi sempre trattato, se non male almeno in modo sbagliato dal padrone e spesso coloro che trattano meglio il proprio animale sono proprio le persone da cui meno lo si aspetta.
Tanto per iniziare il primo errore che fanno la maggior parte di coloro che prendono un cane è quello di antropizzarlo, di vederlo come una persona a quattro zampe, forzandone le condizioni di vita e le esigenze…. Ecco quindi che il cane viene trattato male proprio mentre si vuole fare il contrario, nella miglior buona fede. Viene educato e trattato come fosse un essere umano sconvolgendo la sua natura e i suoi ritmi. Il cane viene sgridato quando urina per marcare il territorio, viene trattenuto anche brutalmente quando abbaia all’avviso di suoi simili e vorrebbe correr loro incontro solo per soddisfare il bisogno tipicamente canino di socialità e identificazione. Peggio ancora viene punito quando abbaia in generale – perché tutti amano i cani purché siano silenziosi, a quanto pare – quando cerca di mordere – come se il cane non avesse altri strumenti che la bocca per afferrare e conoscere certe cose -, viene trattenuto perché punta un gatto e vorrebbe farlo a pezzi.
Ma la peggior pena che si possa infliggere al cane domestico, così come a qualunque altro animale, è quella pratica assolutamente incivile, barbara e bestiale che è la sterilizzazione. La potenzialità di procreare è un diritto inalienabile di ogni creatura vivente. Impedire in modo coercitivo e irreversibile di esercitare questo diritto è, appunto, una bestialità. Tutti coloro che sterilizzano il proprio cane non si rendono conto della violenza che hanno fatto sullo stesso e considerano invece tranquillamente il “pericolo” che l’animale, specialmente se femmina, porti in casa qualche cucciolata sgradita mentre se è maschio ci si libera di qualche pisciatina di troppo e di un po’ di scontrosità. Io dico invece a questi proprietari che nessun dottore ha loro ordinato di prendersi un cane in casa. L’hanno fatto in piena libertà, senza obblighi, pertanto devono dare la massima disponibilità a seguire l’animale anche per quanto concerne l’accoppiamento. Se non hanno tempo di tenere sotto controllo gli ormoni dei loro cani, semplicemente, non li prendano e li lascino a chi può dar loro più tempo e amore. Perché una cosa è impedire momentaneamente a un animale di riprodursi (così come una coppia di persone può scegliere quando avere un figlio per sé, può ben valutare se può permettersi di far fare cuccioli ai propri cani), altra cosa è bloccare per sempre questo primordiale dono della Natura.
In compenso a tutte queste idiozie le famigliole che castrano la natura del cane con questi veti, si compiacciono di offrire allo stesso le peggiori cretinate. Ecco che al cane si offrono pappette che manco fosse un neonato, pensioni estive cinque stelle e all-inclusive per chi non se lo vuole portare in vacanza, strutture in cui si fanno massaggi per cani e persino psicologi… perché, evidentemente, un cane troppo umanizzato inizia a soffrire delle stesse idiozie del padrone.
E dovreste sentire, i proprietari di cani, come si vantano del trattamento che riservano al loro animale, davvero convinti di farne il bene.
A fronte di tutto questo sarebbe bene rivalutare l’espressione “vita da cani”, considerata generalmente in negativo perché, semplicemente, nessun uomo vorrebbe vivere come un cane. Ma è altrettanto vero che nessun cane dovrebbe vivere come un uomo e nemmeno l’ha mai chiesto.
Il cane è quello che è, può essere un elemento della famiglia, ma non è una persona, è un animale con una sua natura fisica e comportamentale specifica. E i cani più felici sono quelli che hanno una vita più vicina alla propria specificità, i cani da caccia, quelli da pastore, quelli da soccorso, tutti gratificati dal compito che secoli di coesistenza naturale con l’uomo ha loro affidato.
I cani felici sono quelli che abbaiano, che marcano il territorio, che mordono anche con forza per giocare e conoscere, sono quelli liberi di fare branco coi propri simili e lottare per la superiorità all’interno dello stesso, liberi di battersi giocosamente col proprio padrone, anche prendendo qualche botta nel correre e saltare.
Il cane non deve essere come lo vogliamo noi, ma come lo ha voluto la Natura.
Notizie dall’Arcadia
ariachetira.blogspot.com/2010/09/vita-da-cani.html
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18/09/2010 00:17
 
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Molto giusto! Ma credo che comunque l'importante sia voler bene al proprio cane, donargli tutto l'affetto che merita, castrato o meno che sia, e se qualche volta prende qualche sgridata non credo ci sia niente di male, e in ogni caso, meglio un cane trattato da "umano" che un cane che vive e muore in un canile senza essere magari sgridato, ma anche senza una carezza e senza amore.
18/09/2010 10:23
 
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La sterilizzazione non è una bella cosa, ma alla fine dei conti mi sembra ancora il minore dei mali...
Se si vuole seguire davvero la natura allora si dovrebbe lasciare accoppiare i cani 2 volte all'anno, giusto?....allora chiederei alla persona che ha scritto questo articolo come pensa di risolvere questo problema....i canili sono già strapieni di cucciolate indesiderate....
pensate un po' quanti cani nascerebbero ogni anno, è impossibile sistemarli tutti!!....ha ragione quando dice che i cani sono animali e come tali devono essere trattati, ma allora l'ideale sarebbe lasciarli allo stato selvatico, come tutti gli altri animali, dove c'è la selezione naturale......
e per quanto riguarda i cani dei cacciatori, non mi sembra che siano tenuti poi così bene!!...ho visto cani da caccia rinchiusi tutti assieme in gabbie per sei giorni alla settimana per poi essere usati nel week-end per andare a caccia.....è una vita bella questa?...sei giorni di prigionia per un giorno di libertà, dove sprimere la "loro natura"....senza contare poi che i soggetti non adatti a questo compito finiscono con una pallottola in testa...
e non vedo meglio neanche i cani da pastore, anche qui se non sono "buoni" per tenere a bada il gregge vengono eliminati senza tanti scrupoli....
Lo so che sarebbe meglio se.........ma purtroppo bisogna guardare in faccia alla realtà e cercare di fare il minore dei mali...l'uomo ormai ha alterato tutti gli equilibri della natura, e non si può più tornare indietro, bisogna solo cercare di mettere una pezza ai danni che ha combinato.......
[SM=g2334357] [SM=g2334357]
18/09/2010 14:12
 
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Re:
Celeste.10, 18/09/2010 10.23:

La sterilizzazione non è una bella cosa, ma alla fine dei conti mi sembra ancora il minore dei mali...
Se si vuole seguire davvero la natura allora si dovrebbe lasciare accoppiare i cani 2 volte all'anno, giusto?....allora chiederei alla persona che ha scritto questo articolo come pensa di risolvere questo problema....i canili sono già strapieni di cucciolate indesiderate....
pensate un po' quanti cani nascerebbero ogni anno, è impossibile sistemarli tutti!!....ha ragione quando dice che i cani sono animali e come tali devono essere trattati, ma allora l'ideale sarebbe lasciarli allo stato selvatico, come tutti gli altri animali, dove c'è la selezione naturale......
e per quanto riguarda i cani dei cacciatori, non mi sembra che siano tenuti poi così bene!!...ho visto cani da caccia rinchiusi tutti assieme in gabbie per sei giorni alla settimana per poi essere usati nel week-end per andare a caccia.....è una vita bella questa?...sei giorni di prigionia per un giorno di libertà, dove sprimere la "loro natura"....senza contare poi che i soggetti non adatti a questo compito finiscono con una pallottola in testa...
e non vedo meglio neanche i cani da pastore, anche qui se non sono "buoni" per tenere a bada il gregge vengono eliminati senza tanti scrupoli....
Lo so che sarebbe meglio se.........ma purtroppo bisogna guardare in faccia alla realtà e cercare di fare il minore dei mali...l'uomo ormai ha alterato tutti gli equilibri della natura, e non si può più tornare indietro, bisogna solo cercare di mettere una pezza ai danni che ha combinato.......
[SM=g2334357] [SM=g2334357]




infattiè quello che manca...equilibrio...per esempio a me fa un po senso vedere dei padroni che condividono lo stesso gelato con il cane...tutto quello che vuoi, ma questo no... [SM=g2334365] non so nemmeno se si può considerare rispetto per il cane...

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Hai perfettamente ragione Celeste!

Marjnella la penso esattamente come te, adoro gli animali che ho in casa, ma restano animali e pur trattandoli con tutto l'amore del mondo non divido il piatto con loro.
18/09/2010 21:59
 
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Sono d'accordo anch'io!
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direi che "umanizzare" il cane è ovviamente un errore, il cane come qualsiasi altro essere vivente va rispettato per quello che è. Perciò è sicuramente vero che certe esagerazioni sono controproducenti e che sicuramente non sono il "bene" del cane, ma l'errore di "umanizzare" il cane, lo fa per primo lo scrittore dell'articolo quando si scaglia contro la sterilizzazione. Gli animali si accoppiano e si riproducono come risposta ad una variazione fisiologica degli ormoni che, per esempio nei cani e nei gatti avviene quando sono in calore e non come risposta ad un "desiderio" di maternità e tantomeno di "paternità" altrimenti le femmine cercherebbero di accoppiarsi anche quando non sono in calore e i maschi reagirebbero alla presenza delle femmine sempre come quando ne incontrano una in calore.

Quindi l'affermazione che "la peggior pena che si possa infliggere al cane domestico, così come a qualunque altro animale, è quella pratica assolutamente incivile, barbara e bestiale che è la sterilizzazione."
è una idiozia.
Gli animali sterilizzati non hanno nessuna coscienza di esserlo e quindi non hanno nessuna sofferenza psicologica a riguardo, così come un cane che ha un umano che si occupa di lui e lo coccola e lo ama, non "soffre" se ha una zampa in meno o è cieco o è sordo, non soffrirà nemmeno se è sterilizzato, semplicemente non avrà più l'impulso all'accoppiamento.

Questo atteggiamento nei confronti della sterilizzazione è tipicamente umano perchè la vivrebbe sulla sua pelle come una menomazione e quindi la considera tale anche su un animale. Non a caso i più accaniti oppositori sono gli uomini e soprattutto nei confronti della sterilizzazione dei maschi...

Ho poi qualche perplessità sul fatto che i cani più felici siano quelli da pastore o da caccia e qui inviterei l'autore dell'articolo a documentarsi un po' sull'argomento, perchè la realtà è molto meno romantica e bucolica di quanto l'autore vuole dipingere.

La maggior parte dei cani da pastore e da caccia fa una vita schifosa al limite della sopravvivenza, scarsamente alimentati, mangiati vivi da parassiti e "liquidati" senza troppi problemi quando non sono più in grado di "lavorare" a pieno ritmo e lo inviterei anche a visitare uno di quelli che chiamano "canili dei cacciatori" dove queste figure "mitiche" che sono i cacciatori, rinchiudono i loro cani per tutto il periodo in cui la caccia è chiusa.
Luoghi che definire lager è un complimento, dove spesso le gabbie dei cani sono impilate le une sulle altre...e da dove i cani non vengono mai fatti uscire...

forse prima di scrivere stupidaggini sarebbe opportuno fare qualche ricerchina, non è nemmeno difficile basta la rete...
24/09/2010 14:24
 
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Brava Paola! [SM=g2334366]
Grazie per il tuo contributo!! [SM=g2334861]
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