PREGHIERA DEL CANE RANDAGIO
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Con passo vacillante
e con il corpo stremato
giungo alla fine dei miei giorni.
Forse stasera morirò
e da sotto questa quercia
con l’ultimo respiro, che mi resta in gola,
vorrei ringraziare il Signore
per il pane che mi ha fatto trovare
nella spazzatura,
per l’acqua che ha fatto scendere dal cielo per
dissetarmi,
per i sacrati delle chiese
dove ho potuto ripararmi.
Si, Signore,
io sono uno di quelli
uno fra i tanti che non sa
cos’è il calore di una cuccia,
il sapore di un osso,
la carezza di un padrone.
Conosco solo
il dolore dei calci sul dorso,
le sassate sulla fronte,
le gomme di quella macchina
che mi hanno spinto nel burrone.
Ricordo, poi
quella mano,grande, pesante,
che ancora cucciolo mi ha
abbandonato nella strada,
dove vissi tutto il mio calvario.
Ho attraversato monti,boschi e paesi
nessuno mai,mi ha tenuto con sé,
nessuno,mai,mi ha dato un nome.
Dalla nascita ho sempre portato il tuo
“ Cane.”
Signore,
tante sono le cose che vorrei dirti;
ma…..
il cuore ha rallentato il battito
e il respiro si affievola sempre più.
Perdonami! E ti supplico:
fà che la mano dell’uomo
non abbandoni più
un cucciolo nella strada.
E’ triste vivere da vagabondi,
è penoso essere soli,
ed essere soprattutto semplicemente
solo un cane.
Abbracciami almeno tu
in quest ‘attimo.
Perché?
Perché anch’io ti appartengo!
(tratto dal libro "Voci di canili"
Autrice:
D.ssa Anna Mazziotti)
resdev
00sabato 23 ottobre 2010 09:17
a volte mi soffermo a guardare un cane randagio solo..
lo guardo negli occhi.. riesco a capire il suo stato d'animo
sta in eterno stand-by
vorrebbe giocare ,divertirsi, correre insieme a noi, andare a caccia
mi chiede il perchè di questa civiltà che colpisce pure noi
il perchè corriamo in macchine infernali e cosi veloci..
da travolgere tutti, cani gatti e persino gli stessi umani
prima si aspettava tranquilli che il padrone finisse di mangiare insieme agli altri..
poi alla fine , con rispetto,, si radunavano i resti e si mettevano in un angolo
resdev
00sabato 23 ottobre 2010 09:34
poi il padrone mi chiamava con il nome che mi aveva dato..
sola allora mangiavo, ma ero felice perchè quel cibo era meritato. il mio era un compito importantissimo.
dopo un giorno di duro lavoro il mio AMICO dormiva ed io dovevo vegliare su di lui..nessuno si doveva avvicinare alla casa..
di giorno poi dovevo vegliare sui bambini ..e controllarli che non si allontanassero troppo. che nessuno li seviziasse , violentasse e picchiarli..
quante vite ho salvato!!!
quanti pedofili ho azzannato
quanti ragazzini ho ritrovato
ed ora ho fatto questa fine
resdev
00sabato 23 ottobre 2010 09:46
perchè AMICO MIO non ritorni ad essere quello che sei stato per millenni e millenni
dove stai andando, la spazzatura ti sta sommergendo, il cibo che prima davi a me..
marcisce, puzza , ti soffoca
non mi guardi nemmeno più
vivi in auto sempre più insonorizzate, alte, grandi e grosse..
SEMPRE PIù ISOLATO
nemmeno ti accorgi più che mi hai investito, che mi hai tolto la vita..
come dici ,, ti dispiace ?, non te ne eri accorto?
lo stereo era troppo alto di volume?
andavi veloce perchè potevi andare tardi dal parruchiere a dall'estetista?
e sei uscito di strada ti sei schiantato su un albero mentre andavi a 180 all'ora?
non ti preoccupare nell'aldilà ci sono dei campi infiniti..
li non si corre ABBIAMO TUTTO IL TEMPO CHE VOGLIAMO
E NON CI SONO NE PARRUCCHIERI NE ESTETISTI NE SUV
Celeste.10
00sabato 23 ottobre 2010 22:24
Purtroppo è davvero tutto come hai detto tu Res!!
grazie per averci resi un po' di più consapevoli!....
è inutile, facciamo proprio schifo!!.....
e poi la chiamano società del benessere!!!!
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