È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

RICHIESTA DI INFORMAZIONI

Ultimo Aggiornamento: 07/04/2011 12:03
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
06/04/2011 20:23
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

qualcuno tra di noi conosce il morbo di Crohn, e magari sa suggeri
re una dieta nella sua fase acuta?

[SM=g2335408]
OFFLINE
06/04/2011 21:30
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

marj ho trovato questo spero ti sia di aiuto..


Cos’è il Morbo di Crohn
Il Morbo di Crohn è una malattia infiammatoria cronica intestinale ad eziologia sconosciuta, che può interessare qualunque tratto del canale alimentare, dalla bocca all’ano.
Le caratteristiche del morbo di Crohn sono le seguenti:

Può interessare tutto il tratto Gastro intestinale.
Infiltrato infiammatorio transmurale e focale
Possibile formazione di stenosi e/o di fistole
Presenti le recidive post-chirurgiche.
Le lesioni interessano nella maggior parte dei casi la regione ileale o ileo-colon, mentre la zona colon/retto presenta lesioni nel 25% dei casi.Nel 5% dei casi, il Morbo di Crohn può interessare anche la parte alta dell’intestino (esofago, stomaco, duodeno e digiuno)

Un’altra malattia infiammatoria cronica intestinale è la rettocolite ulcerosa, la quale si differenzia dal morbo di Crohn sotto vari aspetti.
Per prima cosa la zona interessata dalla rettocolite ulcerosa è limitata al colon e retto. La flogosi invece di essere transmurale è limitata alla mucosa, le lesioni non sono focali, ma continue e non presenta recidive post-chirurgiche.

Sintomi Morbo di Crohn
I sintomi iniziali, che precedono il manifestarsi della malattia di Crohn possono essere i seguenti:

Dolore addominale cronico ricorrente
Diarrea cronica con o senza sangue
Esordio acuto “tipo appendicite”
Occlusione
Fistole perianali, manifestazioni extraintestinali
Il tempo di latenza medio fra l’esordio della malattia e la diagnosi di morbo di Crohn è molto lungo e può arrivare anche a 4 anni.
I sintomi hanno una ampia variabilità individuale. I principali sintomi del morbo di Crohn sono:

Diarrea cronica intermittente
Dolore e distensione addominale ricorrente
Febbricola ricorrente
Rettorragia e/o tenesmo
Massa addominale
Calo ponderale
Manifestazioni extraintestinali
Anemia
Complicanze (ostruzione, ascessi, fistole, emorragie)
Diagnosi
Per sospettare che il paziente sia affetto da morbo di Crohn, deve esserci la presenza contemporanea di questi sintomi, ed essi devono avere un carattere cronico recidivante.
Un’eccezione può essere rappresentata dalla presenza di fistole e/o manifestazioni extraintestinali,in un paziente che presenta diarrea cronica e dolore addominale ricorrente.
Data l’eterogeneità della malattia di Crohn, la diagnosi deve prendere in esame la natura, la sede, l’estensione, il tipo di lesione e l’attività/gravità della malattia.
Oltre alla presenza di sintomi per effettuare una diagnosi di morbo di Crohn devono essere effettuatiesami radiologici, endoscopici e istologici.
Dall’esame ematochimico possono presentarsi anomalie dovute al mal assorbimento, alla diarrea e all’infiammazione. Le alterazioni più frequenti sono riconducibili ad un quadro di malassorbimento come:

Anemia ipocromica sideropenica (per perdita, malassorbimento o aumentato consumo)
Anemia macrocitica megaloblastica (deficit di vitamina B12 e folati)
Ipocolesterolemia e ipotrigliceridemia
Ipoalbuminemia
Alterazioni idroelettriche dovute alla diarrea
Aumento della VES e proteina C reattiva
Leucocitosi
Altri esami utili sono:

Peso delle feci nelle 24 ore
Analisi chimco-fisica delle feci
Ricerca di sangue occulto
Dosaggio anticorpi anti-Tg
Esame parassitologico delle feci (ricerca di Yersinia Enterocolitica)
Manifestazione della malattia
Le alterazioni microscopiche che si hanno nell’intestino nei pazienti affetti da morbo di Crohn sono unostato di infiammazione discontinua e transmurale, che interessa soprattutto la sottomucosa.
Si ha uno stato di flogosi ridotta negli strati superficiali, che si accentua negli strati più profondi.
Lo stato di infiammazione più comune è rappresentato dalla flogosi granulomatosa, rilevabile nel 60% dei pazienti affetti da morbo di Crohn. Lo stato infiammatorio persiste anche negli stadi di remissione della malattia, quindi la flogosi nel morbo di Crohn tende ad essere stabile nel tempo e non da mai un “restituto ad integrum”.
Con l’evolvere delle lesioni si può sviluppare la fibrosi, dovuta alla riparazione delle lesioni ulcerative.
Nel morbo di Crohn si possono presentare due tipi di ulcere:

Ulcere aftoidi (che interessano gli strati più superficiali)
Ulcere serpiginose (estese in profondità)
Il morbo di Crohn può presentarsi come:




Fibrostenosante: presenza di fibrosi (cicatrizzazioni) e stenosi (restringimento del lume). Causa occlusioni, soprattutto nella zona ileale. Il trattamento farmacologico è a base di corticosteroidi. In questi casi c’è la necessità di intervenire chirurgicamente.
Fistolizzante: Anche in questo caso è necessario intervenire chirurgicamente, poiché il decorso della malattia è molto aggressivo. Si ha la presenza di fistole: ascessi che mettono in comunicazione il tratto intestinale colpito, con altre parti dell’intestino o della cute. Le fistole possono essere classificate in base alla zona che colpiscono in: Entero-enteriche, entero-cutanee, entero-vescicali, retto-vaginali, rettoperitoneali e mesenteriche. La terapia farmacologia in questo caso è a base di immunosoppressori e antibiotici.
Infiammatorio: In questo caso si ha una minor esigenza di ricorrere alla chirurgia che negli altri casi. In questa tipologia di malattia, si ha l’assenza di stenosi o fistole, ma comunque è possibile che l’infiammazione evolva in stenosi o fistole.
Nei pazienti affetti da morbo di Crohn che si sono sottoposti ad intervento chirurgico di resezione, l’incidenza di recidive è molto elevata. La recidiva si presenta nella anastomosi (ossia il collegamento chirurgico di 2 parti dell’intestino) o nell’ileo pre-anastomotico. La recidiva inizialmente è asintomatica, poi con il passare del tempo (anche anni), diventa sintomatica e tende a ripetere il tipo di malattia primitiva, cioè sarà fistolizzante se le lesioni erano di tipo fistolizzante, si avrà stenosi se era di tipo stenosante, ecc…
Il morbo di Crohn può anche dare manifestazioni extraintestinali e colpire altri organi. Le manifestazioni extraintestinali del morbo di Crohn sono indipendenti da quelle intestinali e si manifestano soprattutto nei soggetti che si ammalano di morbo di Crohn in età giovanile, e prevalentemente nei casi in cui la malattia colpisce il colon.

Nel 20% dei casi i problemi sono di tipo articolare: colpiscono prevalentemente le grandi articolazioni, sono asimmetriche poiché non interessano lo stesso punto e sono monoarticolari.
Nel 5-15% dei casi si hanno manifestazioni cutanee: eritema nodoso, pioderma gangrenoso.
Nell’1-10% dei casi si hanno complicanze oculari (episclerite, uveite)
Il 10% delle complicanze extraintestinali sono rappresentate da calcolosi renale e colecistica
Nell’1-5% dei casi si può avere malattia tromboemolitica
Dall’1 al 5% dei casi: Colangite sclerosante ed epatite cronica
Si ha anche amiloidosi nello 0,5% dei casi



Dieta Morbo di Crohn
Anche se non si hanno basi scientifiche, si è visto che eliminare ai pazienti affetti da Morbo di Crohni cibi che danno problemi e irritazioni, è un buon metodo per mantenere in remissione la malattia. Altro fattore da tener presente è l’aumentato fabbisogno di sostanze antiossidanti in persone affette da morbo di Crohn. Infatti lo stato infiammatorio causa una maggiore richiesta in antiossidanti. La dieta quindi non deve subire grosse modificazioni, tranne che nella fase acuta della malattia, nella quale dovrebbe essere eliminata la fibra e diminuito o meglio se eliminato l’apporto di lattosio. Meglio se vengono impiegati cibi liquidi o semisolidi. Frequente nei pazienti colpiti da morbo di Crohn è l’anoressia, causata dai dolori all’addome, dal senso di nausea e dal vomito di cui sono affetti la maggior parte dei pazienti. Questi sintomi provocano disgusto nel cibo e creano pregiudizi alimentari e i pazienti tendono a lungo andare ad un quadro di mal nutrizione con tutte le cause che esso porta. A peggiorare il quadro ci s mettono:

Lo stato infiammatorio che aumenta le richieste energetiche e riduce la superficie assorbente.
La diarrea che provoca una perdita di elettroliti.
Uso di farmaci che possono interagire con i nutrienti e/o aumentano le richieste energetiche dell’organismo.
Molto utile risulta essere la nutrizione enterale, che permette di eliminare gli antigeni alimentari e la modificazione delle flora intestinale. La nutrizione enterale è preferibile per il trattamento della fase acuta del morbo di Crohn, mentre la nutrizione parenterale,la quale mette a riposo l’intestino è più indicata nelle fasi acute di Rettocolite Ulcerosa. Alimenti utili nelle malattie infiammatorie croniche sono quelli ricchi in omega 3 (azione antinfiammatoria), glutammina (nutrimento per le cellule intestinali),probiotici, acidi grassi a corta catena e prebiotici (sono il nutrimento della flora intestinale).

Risorse web:

AIGO ( Associazione Italiana gastroenterologi ed endoscopisti ospedalieri)
Gastro.org (Associazione Americana di Gastroenterologia)
Omge.org (Organizzazione mondiale di gastroenterologia)
La malattia di Crohn




Morbo di Crohn - Cure
Non esistono farmaci specifici in grado di guarire le malattie infiammatorie dell'intestino. Per ridurre l'infiammazione e alleviare i sintomi vengono utilizzati antidiarroici, aminosalicilati (sulfasalazina, mesalamina), corticosteroidi, farmaci immunosoppressori (azatioprina, ciclosporina) e antibiotici (metronidazolo), da soli o in associazione. Recentemente, sono stati introdotti farmaci biologici in grado di inibire il Tumor Necrosis Factor-alfa (TNF-alfa), uno dei fattori responsabili del processo infiammatorio, con risultati incoraggianti. Si ricorre all'intervento chirurgico di asportazione del tratto di intestino compromesso nei casi refrattari alla terapia farmacologica.

Morbo di Crohn - Cure alternative
Segnalato il ricorso alla fitoterapia (fra cui la quercetina), all'omeopatia, ai fiori di Bach e all'agopuntura. Tuttavia, il morbo di Crohn può indurre complicanze gravi e richiede l'assistenza del medico.

Morbo di Crohn - Alimentazione
In generale, chi è affetto dal morbo di Crohn deve seguire una dieta ricca di calorie e di vitamine, che escluda cibi irritanti come grassi e latte. Nelle forme più gravi e complicate, sono indicate diete con formulazioni precise e prescritte da un dietologo.


[Modificato da merion13 06/04/2011 21:34]
07/04/2011 06:56
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Grazie Maria.Ho a che fare con un parente che ha questa malattia, ma così ne ho saputo qualcosa in più...Mi sono espressa male nella richiesta...Proprio in questo momento si sta rimettendo da una crisi e dall'ospedale l'unica indicazione che gli hanno dato è di mangiare in bianco...cercavamo qualche ricetta che non fosse la solita pasta e olio o riso bollito...ancora grazie 1000
07/04/2011 12:03
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

marj non conosco ricette al momento comunque ho letto quest'altro articolo...sulla dieta...poi mi sembra di aver letto sempre su internet che c'è un forum gratis dove si può iscrivere e fatto proprio per chi soffre di questa patologia...


Dieta
Premesso che, al momento, non esiste prova della correlazione tra tipo di alimentazione e comparsa di colite ulcerosa o malattia di Crohn, proviamo a valutare come variare la dieta per prevenire le recidive e dare sollievo ai sintomi intestinali.

Premessa fondamentale ad ogni tipo di dieta, e nel caso di pazienti malati di malattie intestinali non è un’eccezione, è la pianificazione di una alimentazione completa ed equilibrata.

Molti pazienti addirittura non necessitano di alcun aggiustamento della dieta, perché in grado di tollerare adeguatamente ogni tipo di cibo. Soggetti più sensibili trovano invece sollievo da una dieta più leggera e povera di fibre, evitando anche in particolar modo gli alimenti piccanti.

Evitare cibi ricchi di fibre significa limitare il consumo di frutta e verdura, noci ed in generale derivati dei cereali integrali; molto spesso, per compensare eventuali carenze vitaminiche dovute alla limitazione di frutta e verdura, vengono consigliati integratori polivitaminici.

Il riso è meglio digerito di patate e pane, il cui consumo deve essere moderato. al pari di legumi secchi e funghi.

L’intolleranza al lattosio è abbastanza comune nei pazienti con Crohn e colite, per cui le persone con queste malattie dovrebbero limitare il più possibile l’assunzione di latti e latticini. Nei pazienti che lo tollerano, il latte e i prodotti che lo contengono sono una buona fonte di sostanze nutritive tale da incoraggiarne il consumo.

Nei pazienti malati di Crohn/colite ulcerosa assume un’importanza vitale anche un’adeguata assunzione di liquidi, utili a reintegrare le perdite dovute alla frequente dissenteria. In questo modo si riduce inoltre la probabilità di sviluppo di calcoli renali, purtroppo abbastanza frequenti.

Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:12. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com