Cuccioli di cane uccisi e bruciati nel canile romano “Parrelli”. Lo sostiene l'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa), annunciando che domani sporgerà denuncia contro i gestori alla procura della Repubblica di Roma.
Secondo quanto affermato dall’associazione, i cuccioli di cane, che provengono da Napoli e da altre città del Sud, arrivano al “Parrelli” a bordo di un pulmino bianco. Una volta dentro la struttura, vengono selezionati: quelli in buona salute sono sistemati in stanze e destinati alla tratta clandestina; gli altri vengono soppressi senza pietà, bruciati e usati come combustibile della stufa sulla quale viene cotto il cibo per gli animali ospiti. L’associazione sostiene di avere prove e testimonianze, già presentate nei mesi scorsi nel dossier inviato alla Procura di Roma.
La denuncia dell’Aidaa rientra in una più ampia inchiesta sulla tratta clandestina dei cuccioli di cane. Il “Parrelli” è solo uno dei tanti canili coinvolti nel traffico illegale: l’Italia è, infatti, un vero e proprio centro di raccolta e smistamento di cani di particolari razze, provenienti in gran parte dal Sud e destinati alla Germania e all’Europa del nord. Un vero e proprio business, che consente agli organizzatori di intascare ingenti somme di denaro in nero. La tratta coinvolge ogni anno migliaia di cuccioli di cane e, negli ultimi tempi, anche di gatto.