Michael Jackson

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GenoaJackson
00venerdì 6 marzo 2009 00:37
Londra, 5 mar. (Adnkronos) - Michael Jackson si esibira' in una serie di concerti all'Arena O2 di Londra a luglio. Il ritorno dell'ex re del pop, di cui si parla da settimane, e' stato confermato. Ma non da lui. L'annuncio degli show e' stato oggi sul palco della stessa arena dal presentatore televisivo Dermot O'Leary davanti ai fan ancora in attesa dell'arrivo di Jackson, che per oggi aveva convocato la stampa a Londra promettendo appunto un importante novita'. Intanto i poster che pubblicizzano i concerti hanno gia' cominciato a tappezzare la metropolitana di Londra.

Michael Jackson avrebbe in tasca un contratto da 400 milioni di dollari che prevede in realtà un tour triennale, un film e la pubblicazione del nuovo album (finalmente).





papupi
00venerdì 6 marzo 2009 09:37
lo sapevo che eri contento ! [SM=g27988]
GenoaJackson
00venerdì 6 marzo 2009 16:27
Io e Cristina andremo a Londra [SM=g27988]
Lollo_amt
00venerdì 6 marzo 2009 21:13
Buon viaggio!
Non fatevi mancare un bel report sui 2 piani londinesi eh... [SM=g27988]
Trammax
00sabato 7 marzo 2009 11:50
Su MJ musicalmente non discuto ma come personaggio ho delle grandissime riserve.....

- "Bel bambino, vieni anche tu nell' isola-che-non-c'e?"

- "No, grazie, se no poi me lo prendo dove-non-batte-il-sole!" [SM=g11770]

Anche se sulla candida innocenza dei ragazzini coinvolti (e sulla buona fede dei "disinteressati" genitori) ci sarebbe moltissimo da dire.... [SM=x1177057]

Comunque buon viaggio! [SM=g27988]
GenoaJackson
00sabato 7 marzo 2009 20:17
Mike musicalmente è un genio...la gente conosce solo un centesimo della sua arte e poi ricordiamoci che lui non è un cantante o un musicista, ma un entertainer, il che è MOOLTO diverso.

Come uomo è discutibile, ma è un ingenuo e non ha mai fatto male a nessuno, peccato che i giornali ed i mass media l'abbiano massacrato sempre e comunque raccontando una valanga di bugie.

Peccato però che poi quando fa comodo lo tirano sempre in ballo per fare audience...

Eppoi a GenoaJACKSON non toccate Jackson...si rischia la morte... [SM=g27990]
papupi
00domenica 8 marzo 2009 11:01
concordo con Alex !
Pinuccio "58
00domenica 8 marzo 2009 11:03
Buon Divertimento, e mi raccomanto leggi bene i percorsi e i colori del metrò londinese, anche se sei abituato al nostro metrò, potresti rischiare di perderti.... [SM=g27988] [SM=g11770] [SM=g11770] [SM=g11770] [SM=g11770] [SM=g11770] [SM=g11770] [SM=g11770] [SM=g11770]


Una cosa ancora...
Ti porti anche Pissarello??? [
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Pinuccio "58
00domenica 8 marzo 2009 11:05
Re:
Buon Divertimento, e mi raccomanto leggi bene i percorsi e i colori del metrò londinese, anche se sei abituato al nostro metrò, potresti rischiare di perderti.... [SM=g27988] [SM=g11770] [SM=g11770] [SM=g11770] [SM=g11770] [SM=g11770] [SM=g11770] [SM=g11770] [SM=g11770]


Una cosa ancora...
Ti porti anche Pissarello???
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ralco
00domenica 8 marzo 2009 11:30
Però c'è una cosa cha accomuna la nostra metro al "tube".

La profondità di alcune stazioni ricorda De Ferrari.. [SM=g11770]

P.S. Ti consiglio il biglietto giornaliero da 5 sterline e spiccioli: dalle 9:30 del mattino in poi, giri su qualunque mezzo. Occhio che nel fine settimana molte linee sono ferme per lavori.
GenoaJackson
00domenica 8 marzo 2009 11:37
Si, mi porto Pissarello e gli do una spintarella mentre passiamo su uno dei ponti sul tamigi... [SM=g11770]
Pinuccio "58
00domenica 8 marzo 2009 19:31
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papupi
00venerdì 26 giugno 2009 08:50
E' morto Michael Jackson
Il re del pop ucciso da un infarto
Il cantante colto da malore in casa. E' stato ricoverato a Los Angeles. Poi, l'annuncio del decesso. Folla di fan davanti all'ospedale


LOS ANGELES - E' morto Michael Jackson. Il cantante americano, 50 anni, è stato colto da un malore mentre si trovava nella sua residenza di Holmby Hills, sulle colline di Los Angeles. I soccorritori hanno riferito che, al loro arrivo, "non respirava più". E' stato portato d'urgenza all'ospedale dell'Ucla (Università di California a Los Angeles). Per un'ora circa, c'è stata incertezza sulla sua sorte. Alcuni siti lo davano per morto, altri dicevano che era in coma. Poi, la notizia del decesso si è fatta sempre più sicura e una folla di "fan" ha cominciato ad accalcarsi davanti all'ospedale.

Il fratello di Jackson, Ransy, ha riferito che Michael è collassato all'improvviso in casa. E' stata subito chiamata l'ambulanza, ma non è stato precisato quanto tempo sia passato dal momento in cui Jackson è stato colto da malore al momento in cui gli è stato effettuato il massaggio cardiaco.

I paramedici hanno continuato nel tentativo di rianimazione anche al di fuori della villa del cantante. L'ipotesi più accreditata in questo momento è quella dell'infarto, anche se non ci sono conferme da parte dell'ospedale.

Già da un paio d'anni circolano notizie, e foto, sulle precarie condizioni del cantante. Nel 2007 gli era stata diagnosticata una grave lesione al fegato, poi la sua salute era peggiorata: si era parlato di problemi alla schiena che lo avrebbero costretto ad assumere dosi massicce di antidolorifici e tranquillanti.

Nel luglio dello scorso anno le foto del cantante su una sedia a rotelle, in pigiama, con una mascherina sulla bocca. Risale a tre mesi fa l'ultima conferenza stampa dell'artista, organizzata per annunciare una serie di concerti a Londra. In quell'occasione, Jackson aveva detto che il mini-tour sarebbe stato "la mia ultima chiamata sul palco". Le date degli spettacoli erano poi slittate.
GenoaJackson
00venerdì 26 giugno 2009 17:07
Una parte di me e Crtistina non esiste più: è volata in cielo con lui.
Ciao, caro e grande Michael.
Richzena
00venerdì 26 giugno 2009 22:48
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papupi
00domenica 28 giugno 2009 11:23
capisco il sentimento di Alex e Cristina .

Michael Jackson ha significato molto anche per me ... [SM=g27992]
Lollo_amt
00domenica 28 giugno 2009 14:04
Una grandissima perdita. Anche se non lo ascoltavo cosi tanto, mi metto nei panni dei milioni di fans di Michael...
[SM=g28000] [SM=g27992]
ralco
00domenica 28 giugno 2009 20:01
Capisco i sentimenti di chi associa a questo mito emozioni e momenti indimenticabili della propria vita.

Alla luce di quanto sta emergendo sulle cause, credo però vada anche fatta una amara riflessione su come abbia potuto, una persona così baciata dalla fortuna, distruggersi così con le proprie mani.
GenoaJackson
00lunedì 29 giugno 2009 00:46
Diciamo che potrebbero anche averlo distrutto...anzi seguendolo da vent'anni posso quasi dirlo con certezza...
dreamer79ge
00lunedì 29 giugno 2009 15:30
Lo hanno distrutto...gli hanno gettato merda addosso per anni e ora ne parlano come di un grande...purtroppo la storia non insegna niente, così come è stato per altri personaggi affossati dai media, così è stato per lui e sarà per altri. Basta vedere quante cazzate sparano ancora in questi giorni i telegiornali (soprattutto italiani).


Spero solo che ora abbia trovato la pace dopo aver fatto ballare, divertire e sognare mezzo mondo.

A noi rimane la sua musica e una marea di ricordi.
Grazie di tutto, Michael. [SM=g27998]
GenoaJackson
00lunedì 29 giugno 2009 18:11
Quanto amo questa donna [SM=g27998] [SM=g27998] [SM=g27998] !
francivanhool95
00martedì 30 giugno 2009 13:24
RIP Michael [SM=g27998]
Flavio4687
00martedì 30 giugno 2009 14:07
Un pensiero per uno dei più grandi cantanti del mondo, che con il suo stile musicale ha influenzato generazioni di cantanti [SM=g27998]
GenoaJackson
00martedì 30 giugno 2009 16:09



Una delle ultime immagini del mio caro Jacko, durante le prove un mesetto fa. [SM=g27992]
Pinuccio "58
00mercoledì 1 luglio 2009 11:34
Sulla Persona rimango sulle posizioni di quello che ho detto ieri privatamente, condizionato naturalmente di tutto quello che i media, in questi anni ci hanno detto di vero e falso.

Sull'artista un solo giudizio Favoloso
Vedere ancora oggi Micheal Jackson ballare e cantare Triller, mi fà gelare il sangue.

Come per Elvis, Lennon Harrison, Mercury e Battisti
Penso che rimarrà nei nostri cuori per sempre, ed anche i nostri figli, continueranno a cantare e ballare, Billie Jean, Black or White, Don't stop 'til you get enough.... etc

Una parola ancora:

[SM=g27998] IMMORTALE [SM=g27998]
GenoaJackson
00mercoledì 1 luglio 2009 15:57

Sulla Persona rimango sulle posizioni di quello che ho detto ieri privatamente, condizionato naturalmente di tutto quello che i media, in questi anni ci hanno detto di vero e falso.



Purtroppo caro Pinuccio, questo è uno dei motivi per i quali lui non c'è più...

Un giorno forse qualcuno si farà un esame di coscienza profondo e gli chiederà scusa. Ma sarà ormai troppo tardi.
metrosur
00mercoledì 1 luglio 2009 18:40
Vibe, storica rivista di black music fondata da Quincy jones (ex produttore di Jacko) è stata chiusa improvvisamente dagli editori mentre stava lavorando al numero speciale su Michael Jackson. Una nuova brutta notizia dentro una brutta notizia.

Vibe Magazine, la rivista fondata da Quincy Jones in persona sedici anni fa, chiude i battenti con effetto immediato. La conferma è arrivata in mattinata, quando Danyel Smith, caporedattrice della testata, ha rilasciato il seguente comunicato stampa:

"A nome di tutto lo staff creativo di Vibe è con grandissima tristezza, ma a testa alta, che annuncio che oggi abbandoniamo la sede della rivista. Stavamo preparando un numero celebrativo in memoria di Michael Jacskon quando abbiamo ricevuto la notizia. E' stata una settimana tragica sotto ogni punto di vista, ma oggi, proprio alla vigilia del sedicesimo anniversario di Vibe, siamo costretti a chiudere ed è un giorno ancora più triste per la musica, per l'hip hop, per i milioni di lettori che hanno amato e amano il marchio Vibe. Grazie a tutti: vi abbiamo accompagnato con gioia, orgoglio ed eccellenza, e ci mancherete".

Stando a quanto dichiarato da Steve Aaron, amministratore delegato di Vibe Media Group, le ragioni della chiusura sono da ricercarsi nella crisi economica, che ha colpito in maniera particolarmente drammatica il settore editoriale.
papupi
00mercoledì 8 luglio 2009 08:10
oggi sono un po' triste .
Ciao Michael !
GenoaJackson
00mercoledì 8 luglio 2009 14:45


Ciao amico mio, ciao compagno della mia infanzia.
Guardami da lassù e ascolta le mie preghiere.

Grazie per quello che mi hai dato.
Grazie per quello che mi hai insegnato.
Grazie per avermi fatto incontrare Cristina.
Grazie per aver reso migliore la mia persona.
Grazie per tutto, anche per la sofferenza.

Sei stato e resterai il più grande di tutti [SM=g27998] .
R.I.P.
GenoaJackson
00martedì 28 luglio 2009 14:32
ROMA / 28-07-2009
MICHAEL JACKSON, OMISSIONI ED EQUIVOCI
poche parole sul grande artista e nessuna sul grande pacifista

UnoNotizie.it
E' da poco trascorso un mese dalla scomparsa di Michael Jackson. Precedenza alla cronaca, d’accordo. Ma in un mese in cui si è detto tutto e il contrario di tutto, poche parole sono state spese per il grande cantante e il musicista e il ballerino geniale, pochissime per il grande personaggio, nessuna per il grande pacifista.

Passando sopra due candidature al Premio Nobel per la Pace, intere tournée devolute in beneficenza, valanghe di donazioni, parchi, ospedali, strutture volute e finanziate laddove i governi locali nemmeno lontanamente avrebbero potuto sognarsi di sopperire in maniera autonoma a determinate necessità. In Italia, gossip a parte, se n’è parlato meno che altrove. Poche riviste, tolta qualche eccezione, nessun speciale televisivo, a esclusione della serata che Italia Uno gli ha dedicato una decina di giorni orsono ritrasmettendo il suo concerto di Bucarest del 1992 e lo speciale “Living with Michael Jackson” di cui lo stesso autore, ora, ritratta la buona fede. Va bene, non era italiano: ma tanti sono gli italiani che nel mondo dello spettacolo e della musica in particolare hanno un debito forte nei suoi confronti.

Eppure, nemmeno di questo si parla in giro e neanche del fatto che Michael Jackson fosse una persona colta e appassionata, che possedesse un milione di libri e che più volte avesse messo a disposizione i propri utili per salvare teche e biblioteche. Ma tant’è. Non si parla dell’uomo simbolo, dello stesso che a metà degli anni Ottanta con le sue canzoni e col pluricelebrato spot della Pepsi-Cola costituiva il canale privilegiato per il passaggio della cultura occidentale – più o meno popolare – nella ex-Unione Sovietica. Da nessuna parte si parla in maniera critica e argomentata delle peculiarità che hanno determinato l’eccellenza della sua produzione almeno quanto non lo si fa delle associazioni benefiche o delle visite negli ospedali. Insomma, di tutto quello che, dati, e non pettegolezzi, alla mano, era realmente Michael Jackson.

No, niente di tutto questo. Si preferisce, eventualmente, parlare di tutto quello che Jackson non era. Certo, da che mondo è mondo, il bene e il meglio non fanno notizia, non aumentano la tiratura delle copie vendute o le visite ai siti Internet.

C’è un equivoco di fondo che avvolge le persone particolarmente ricche o famose agli occhi di una vasta fetta dell’opinione pubblica: quello che la ricchezza o la popolarità abbiano il potere di cancellare lo stesso status di esseri umani e che dunque per questi individui siano definitivamente banditi sentimenti, passioni, dolori, emozioni, comprese quelle che riescono a dare attraverso la propria opera. Ci si preoccupa del loro conto in banca, pensando che sia la pietra miliare del loro sapersela cavare sempre e comunque, anche a fronte delle situazioni più drammatiche, come la morte o le malattie.

Figuriamoci poi quando si tratta di giustizia: per quella stessa fetta di persone Michael Jackson era colpevole, irrimediabilmente e irrevocabilmente colpevole dei reati di cui fu accusato in misura direttamente proporzionale agli zeri del suo patrimonio. Che importa poi se a suo carico venne imbastito – con gli esiti che conosciamo - uno dei processi più atroci a memoria d’uomo e soprattutto che importa se egli fu in grado di affrontare quella tragedia con dignità rara ed esemplare. Quello che più fa parlare è quel che importa: lo scandalo, l’infamia. O meglio, la calunnia. Le accuse che furono rivolte a Jackson dovrebbero portare ciascuno di noi a riflettere, almeno una volta nella vita, di quanto sia tremendamente facile cadere in una trappola come quella che venne imbastita sei anni fa alle sue spalle. Di solito basta una dichiarazione a effetto.

“Tizio ha fatto questo”. “Credere”, “sapere” e “convincersi” si mescolano a questo punto pericolosamente: più l’accusa è pesante più rapidamente si confondono i confini tra l’esitazione e l’assenso assoluto. Un dettaglio, un passaggio, una presenza che fino a poco prima avevamo giudicato in maniera innocente o addirittura positiva improvvisamente diventano la prova lampante del reato, quella a cui ci appigliamo in modo inoppugnabile per dimostrare che le cose non possono essere andate in maniera assolutamente diversa rispetto al peggio che adesso proponiamo. Oltre la logica, oltre l’oggettività, talvolta oltre i nostri stessi sensi, forzati a imporsi per autosuggestione quello che sappiamo essere andato diversamente e che in questa forma fino a poco prima abbiamo sostenuto.

Ma queste cose, signori, non si sopravvive. Ed è per questo che un mese fa – al di là di quella che può essere stata o meno la causa accidentale – il mondo ha perso il grande perseguitato Michael Jackson, il cui unico scopo su questa terra è stato quello di donare felicità agli altri attraverso la propria musica e servirsi delle proprie favole e della propria generosità per restituire il sorriso a chi lo aveva perduto. Era questo il prezzo da pagare?

articolo di Melisanda Massei Autunnali
autrice, storica della popular music, responsabile del sito

www.lacanzoneitaliana.it
m.masseiautunnali@yahoo.it

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