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L'anarchia controllata - breve storia degli Spiral Architect

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  • Asgeir Mickelson
    00 15/07/2007 21:44
    "... infine, arrivarono gli Spiral Architect e si chiuse il cerchio".
    Se si dovesse scrivere la storia del metal tecnico, potrebbe finire così.

    Una storia iniziata nei primi anni '80, quando gruppi seminali come Cynic e Watchtower stavano componendo dei lavori che allora erano ritenuti già avanti nella sperimentazione: voci robotiche e trattate con i sintetizzatori, tempi dispari (quasi) impossibili, suoni elettronici innovativi e melodie al limite dell'orecchiabilità.
    Il mondo del metal era in fermento e l'area tecnica era il laboratorio per ricercare nuove soluzioni e inventare un movimento partendo da zero.
    I Siege Even, gli Psychotic Waltz e altri gruppi più o meno validi uscivano da questa fornace dove tutto era lecito, nella consapevolezza di poter mischiare a piacimento vari ingredienti in nome della sperimentazione più totale.
    Poi il technical-metal "retrocesse" di grado e i gruppi progressive vennero fuori (su tutti, i Dream Theater, apripista di questo sottogenere), relegando i vecchi gruppi ai margini e ai ricordi di anziani appassionati.
    Ma il technical-metal non era morto, e, deciso più che mai a farsi sentire, lottava per ritagliarsi uno spazio tra il popolo metallaro...


    E' il 1993.
    Da un gruppo chiamato King's Quest, fuoriesce Steinar Gundersen, un chitarrista proveniente dalle fredde terre norvegesi.
    Rimasto senza lavoro, si mette alla ricerca di compagni per suonare, mette una voce in giro e Kaj Gornitzka (chitarrista), Lars K. Norberg (bassista) e Asgeir Mickelson (batterista) rispondono all'appello.
    Decidono di sviluppare un progetto, prendono in mano gli strumenti e suonano. Passano molto tempo a provare in studio, ma non registrano niente. Provano parecchie canzoni dei maestri Cynic, Psychotic Waltz e altri gruppi simili.
    Provano anche qualche pezzo proprio e quello che viene fuori è un suono con influenze delle band sopraccitate, tutti gruppi-esempio per chi vuole concentrarsi su qualcosa di nuovo.
    Sentono immediatamente che quelle sono le idee giuste, con quella musica hanno feeling ma hanno intenzione di spingersi oltre: l'idea è creare una musica che oscilli tra metal, il jazz, e il progressive più tecnico, in poche parole, vogliono inventarsi un suono proprio, riconoscibile immediatamente, esplorando ed ampliando il lato tecnico-sperimentale.

    Con questo spirito, rientrarono in sala di registrazione ed effettuarono le prime incisioni, le quali si limitarono ad essere delle prove sulle quali lavorare.
    Fountainhead e Purpose sono le prime prove dell'esistenza di un nuova band musicale.
    Queste due canzoni vengono inserite nella compilation "A Gathering...", nel 1995, un album dove compaiono nuove proposte e gruppi affermati. Successivamente, sono rilasciate come demo ufficiali, nel febbraio 1996, e pubblicizzate tramite Internet e il passaparola nell'underground.
    Ma al gruppo continuava a mancare un tassello: sulle demo del 1995, la voce era presa in prestito. Il vocalist Leif Knashaug, un sessionman buono per tutte le occasioni, offrì le sue corde vocali alla causa.
    L'entrata nel gruppo di Øyvind Hægeland, un cantante norvegese appena uscito dai Manitou, fu la svolta per la musica degli Spiral Architect.
    Era il 1996. Il progetto della musica totale poteva iniziare, quella "anarchia controllata" su cui si discuteva da tempo era pronta a nascere.

    Dopo quattro anni di intenso lavoro (i cinque, oltre a suonare negli Spiral Architect, erano e sono tutt'ora sessionman a loro volta), registrano il loro primo vero album.
    All'inizio, nessuno ci fece caso e passò in silenzio, ma pian piano, qualcuno iniziò ad accorgersi che quel disco era il completamento del percorso iniziato agli albori degli anni '80: i figli ricalcavano le orme impresse dai padri spirituali, i suoni e gli esperimenti di gruppi come Cynic, Wachtower e Psycothic Waltz tornavano in auge.
    E così il disco si fece largo nelle discussioni nel popolo metal e si cominciano a cercare le demo su Internet. I primi commenti erano entusiasti, si parlò di musica del futuro, di tecnica da fantascienza ed altre meraviglie simili.
    Intanto, i cinque norvegesi prestano i loro servigi ad altri gruppi suonando in molte band, non immaginando certo che il loro lavoro si sta facendo conoscere lentamente.
    Quando poi si mormorò che alle registrazioni aveva preso parte un certo Sean Malone, il fenomeno Spiral Architect esplose con tutta la forza che aveva.
    Il signor Malone era uno dei quattro Cynic, una delle formazioni fondamentali per il genere ultratecnico, padri di molti gruppi sperimentali e modello degli stessi Spiral: un bassista come Sean Malone era una garanzia per la qualità e per la riuscita dei lavori musicali.

    Iniziarono dunque i tour degli Spiral Architect, tra gruppo-spalla e festival progressive vari, si fecero conoscere sopratutto nella penisola scandinava.
    Ma si sa che la musica non ha confini e tennero qualche concerto anche nei paesi del Centro Europa: poche presenze ma tutto faceva pubblicità a quel gruppo nuovo.
    Oggi gli Spiral Architect sono ancora sconosciuti ai più, ma l'underground ha imparato ad apprezzarli, odiarli, criticarli e amarli.
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    mariusko
    Post: 3.017
    Sesso: Maschile
    Il Boss Supremo!!
    Divinità Del Forum
    00 10/11/2007 01:01
    Bell'articolo Asgeir. Ottimo gruppo gli Spiral!

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    Amministratore di


  • Asgeir Mickelson
    00 13/11/2007 22:10
    Re:
    mariusko, 10/11/2007 1.01:

    Bell'articolo Asgeir. Ottimo gruppo gli Spiral!




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