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Il massacro delle foche

Ultimo Aggiornamento: 21/08/2010 12:07
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Foche, la Corte Ue sospende il bando anti-mattanza
La Corte di giustizia ha deciso di sospendere 'temporaneamente e parzialmente' l'entrata in vigore del divieto

(Di Chiara De Felice)





E' guerra aperta tra Unione europea e popolazione Inuit, sostenuta dal Canada: oggi doveva essere il grande giorno dello stop ai prodotti di foca nella Ue, e invece il divieto fortemente voluto dai 27 Stati membri entrera' in vigore solo in parte, perche' la Corte di giustizia europea ha temporaneamente sospeso il bando per quelle associazioni di Inuit che hanno fatto ricorso contro la decisione europea. Una mossa che ha fatto gridare alla vittoria Canada e popolazioni della Groenlandia, e che ha messo in imbarazzo la Ue, costretta ora ad aspettare il verdetto definitivo della sua Corte di giustizia. ''Il bando all'import dei prodotti di foca entra in vigore oggi ma non si applica a chi ha presentato ricorso alla Corte di giustizia, perche' il presidente del tribunale ha deciso di sospenderlo parzialmente, per analizzare il ricorso e potersi pronunciare in via definitiva'', ha spiegato Maria Kokkonen, una portavoce di Bruxelles. Il tribunale, ha precisato, deve ancora ascoltare tutte le parti coinvolte, cioe' Commissione europea, Parlamento e Consiglio, che hanno tempo fino al 7 settembre per presentare la loro posizione. Dopo aver sentito tutti, ''la Corte decidera' se dare sospensione temporanea al regolamento approvato dalla Ue che vieta l'importazione di prodotti di foca o derivati, fatta eccezione per prodotti non commerciali'', ha concluso. Bruxelles non si aspettava il colpo di scena della Corte di giustizia, soprattutto su un regolamento il cui iter e' stato ampiamente sostenuto sia dal Consiglio che dal Parlamento. Ma ora l'eurogoverno deve fare i conti con una sospensione dell'ultim'ora (''l'abbiamo appreso nella notte tra ieri e oggi'', ha detto la portavoce) confidando che i giudici europei confermino la posizione degli Stati membri. Sono 16 le organizzazioni che hanno fatto ricorso alla Corte Ue, tra cui la principale associazione Inuit, la Inuit Tapiriit Kanatami (ITK), e diverse aziende che commerciano in prodotti derivati dalle foche, sia canadesi, ma anche la norvegese GC Rieber Skinn AS. Gli Inuit contestano le motivazioni che hanno spinto la Ue ad approvare il divieto, ovvero la crudelta' della pratica della caccia alle foche. Mentre il Parlamento Ue, che approvo' il regolamento lo scorso anno, disse di aver accolto le sollecitazioni di decine di migliaia di cittadini che avevano inviato proteste a tutte le istituzioni europee, sull'onda emotiva delle immagini delle uccisioni cruente sulla banchisa. Per questo il divieto doveva entrare in vigore oggi, prima della nuova stagione della caccia. Ma il provvedimento, frutto anche delle pressioni di testimonial eccellenti come Brigitte Bardot, e' costato alla Ue forti tensioni con il Canada, che sostiene il commercio dei prodotti di foca, e assieme alla Norvegia si batte anche in sede di Wto per dichiarare illegale ogni restrizione. ''Il bando e' una palese discriminazione dell'industria canadese e chiederemo alla Wto di stabilire chi ha ragione tra noi e la Ue'', ha detto il premier canadese Stephen Harper, che ha gia' presentato un ricorso. Il Canada e' uno dei Paesi dove si concentra la caccia alle foche insieme a Groenlandia, Namibia, Norvegia e Russia. Ogni anno ne vengono uccise circa 900.000 delle quali si usano le pelli, la carne, il grasso e gli organi per farne i prodotti piu' vari, dai cappelli ai guanti alle capsule omega 3. E per Toronto non c'e' alcuna caccia violenta, ma solo un modo per far sopravvivere la popolazione che vive isolata nelle terre del circolo polare, dove non c'e' altra fonte di economia. Ma la Ue non sembra spaventata dalle minacce del Canada, dal momento che le relazioni commerciali fra i due ammontano a 35 miliardi di euro, dei quali solo 4,2 milioni sono imputabili all'export di prodotti derivanti dalle foche. Disappunto da parte degli animalisti, come la Lav, che pero' considerano la sospensione del bando ''solo un atto dovuto'' temporaneo, e dettato solo dall'iter burocratico.


Certo che leggendo questo ci si chiede come nell'anno 2010 la popolazione possa vivere isolata ed abbia come unica fonte di economia le foche. Ma in quanti sono che ne uccidono 900.000 all'anno?
E' sempre e solo una questione d'interesse, come sempre, e come per la caccia alle balene resterà un problema non risolto e i poveri animali continueranno ad essere uccisi nella maniera più cruenta e atroce.
21/08/2010 11:46
 
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Non ho parole!!
è una vera vergogna!!


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21/08/2010 11:51
 
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Purtroppo queste cruenti mattanze continueranno all'infinito...

E non solo foche e balene, anche i delfini...

Ho visto in televisione un'orrenda caccia a questi pacifici animali.

Uccisi e presi senza nessuna pietà, un po' come trofei un po' da mandare nei parchi giochi per il divertimento di spettatori.

Ammassati dentro a calette e piccole baie e poi... vi lascio immaginare!!!

Ora, io non sono una persona cattiva, ma farei fare la stessa fine a tutte quelle persone che fanno ste cose, le ammasserei lì dentro e poi... giù di brutto...

Ho sempre trovato orrendo sfruttare gli animali per fare soldi, per quanto intelligenti non sono fenomeni da baraccone, sono esseri viventi con la loro dignità.

Tina



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21/08/2010 11:58
 
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La penso esattamente come te Tina, e credo proprio che non avrei nessuna remora a fare a loro esattamente quello che fanno a questi poveri animali.
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21/08/2010 12:07
 
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Vedi, io posso capire, se le popolazioni cacciassero per la loro sopravvivenza, avrebbero tutte le ragioni di questo mondo...

Ma uccidere cuccioli innocenti per il loro candido pelo, per la vanità di certe persone... beh, mi sale la carogna... e diventerei veramente implacabile e sanguinaria...

I Nativi Americani che vivevano di caccia ai bufali, quando partivano per queste battute cercavano sempre di uccidere gli esemplari più vecchi, per non destabilizzare i gruppi...

I lupi, che tanto vengono detti animali feroci, attaccano sempre le prede più deboli e malate... è legge di natura, ma uccidere solo per lo scopo di uccidere mi fa veramente schifo.

Tina

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