00 06/10/2010 12:50

Il Piemonte ha un lago in più; ma è avvelenato
6 ottobre 2010 - Ambiente
- di Marco Pagani
La cerulea Dora di Carducci è ormai soltanto un ricordo; la valle in cui scorre questo bellissimo fiume è stata infatti ampiamente devastata da oltre venti cave di materiale da costruzione.

Le zone di scavo hanno a volte dimensioni superiori ai 100 ettari. Complessivamente le cave della Valle Dora occupano un’area di 560 ha, un’estensione più o meno pari a quella del lago di Viverone. E’ come se il Piemonte avesse un lago in più.

Come giustamente mi diceva qualche giorno fa Anna Andorno, portavoce del Movimento Valle Dora, la costruzione di strade, case e capannoni devasta il territorio due volte:

•dove si costruisce
•e dove si cava il materiale
La Valle Dora ha la sventura di avere un terreno con ghiaia di ottima qualità, per cui è diventata terra di scavo per gran parte delle opere realizzate in Piemonte.

Il nuovo lago dello sviluppo piemontese è però avvelenato. Sempre Anna Andorno mi faceva notare che le cave vengono poco per volta trasformate in discaricCHE.

Particolarmente grave è la situazione di Alice Castello, dove prima è stata scavata un’area grande il quintuplo del centro storico, e poi è stata riempita di rifiuti, con la realizzazione di ben tre discariche.

Le prime due discariche stanno inquinando la falda (per gli esperimenti non c’era naturalmente alcun problema…), e il consorzio del Basso Vercellese non ha risorse finanziarie per la bonifica.

E’ così giunto alla decisione paradossale di autorizzare la società che ha gestito l’impianto ad aprire una terza discarica per fare cassa e bonificare le prime due!

Per la serie, le terre dei veleni non sono solo al sud…

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